
- Questo evento è passato.
LA SCUOLA CITTAMATRA
5 Agosto 2015- 17:00.12 Agosto 2015- 19:00
Gratuito
Ven. Olivier Rossi
LA SCUOLA CITTAMATRA
Il pensiero Buddhista : I Solo mente (Cittamatra)
Ascoltare e riflettere il pensiero buddhista ,articolato nelle sue quattro scuole fondamentali ,ci fa percorrere i sentieri tracciati nella grande mappa delle conoscenze da eruditi e meditatori che hanno dibattuto profondamente le posizioni filosofiche su cosa è il sè , cosa sono i fenomeni, cosa è la persona…una mappa che inevitabilmente ci mette in gioco, facendo venire alla luce, il nostro personale convincimento sul mondo.
Il corpus del pensiero della scuola solo mente , i cittamatra , rappresenta uno dei luoghi fondamentali della nostra mappa , ricco di suggerimenti e suggestioni sottilissime e fondanti; è la prima delle scuole del “Grande veicolo” e ridisegna la lettura dei fenomeni nel rapporto con la mente e definisce le tre nature insite contemporaneamente nelle cose
Estratto da Essence of the Heart Sutra by Dalai Lama pag. 101-103:
“Come abbiamo già discusso in precedenza, tutte le esperienze sensoriali del mondo esterno sorgono attraverso il riunirsi di tre fattori: (i) il potere sensoriale (la condizione dominante), (ii) un oggetto osservato (la condizione oggettiva referente), e (iii) la presenza di una coscienza-mente (la condizione immediatamente precedente). La percezione dell’oggetto esterno fa sorgere una valutazione soggettiva: si trova l’oggetto attraente o non attraente. In dipendenza di ciò, si proiettano sull’oggetto qualità piacevoli o qualità sgradevoli; tale giudizio si basa sulla sensazione piacevole o non piacevole che il riunirsi dei tre fattori/condizioni determina. Oltre a ciò, si ritiene che tali qualità siano una realtà oggettiva, intrinseca nell’oggetto. A seguito di questa proiezione (Lama Zopa Rinpoche la chiama “allucinazione”), noi possiamo generare una forte reazione emotiva. Se l’oggetto è visto come piacevole e desiderabile, generiamo attaccamento verso di esso. Viceversa, se l’oggetto è visto come spiacevole e non desiderabile, generiamo avversione. Però, se si analizza bene, non vi è nulla di intrinsecamente reale nell’oggetto che lo qualifichi avere l’etichetta “attraente”. La qualità di attrattività che noi percepiamo è, per una vasta estensione, puramente soggettiva. Per la Scuola Solo-Mente, cosa è visto come oggettivamente reale ed esistente “là fuori”, l’oggetto, non è nient’altro che una proiezione della mente, il soggetto. Così, soggetto ed oggetto, devono essere visti come ultimamente non-duali. Tuttavia, per la Scuola Solo- Mente, tutte le cose e gli eventi non sono mere costruzioni mentali. Se lo fossero, il bianco potrebbe diventare nero e il nero potrebbe diventare bianco col solo pensarlo. Poiché non è così, si deve anche accettare che questa visione proceda insieme all’asserzione “l’esperienza soggettiva interna, il mondo della coscienza, ha anche una realtà sostanziale”. A sostegno di ciò, essa presenta la teoria delle “tre nature””
“Secondo i Cittamatrin, la radice ultima dell’esistenza ciclica è la concezione della differenza di entità fra oggetto e soggetto. Questa è la falsa concezione più sottile e potente e, quando viene annientata, tutte le false concezioni vengono distrutte. L’assenza sottile del sé di tutti i fenomeni, quindi, consiste nella non differenza d’entità fra oggetto e soggetto. I bodhisattva meditano principalmente su questa non dualità, eliminando così le oscurazioni alla cognizione diretta e simultanea di tutti i fenomeni”. ( Hopkins- Meditazioni sulla vacuità)
“Nel sistema Cittamatra le forme, e via dicendo, non sono oggetti esterni; esse appaiono come oggetti esterni a causa della forza delle predisposizioni accumulate dal condizionamento all’imputazione degli oggetti, operante da un tempo senza inizio. La natura delle forme è solo quella della coscienza interiore, esse tuttavia per la forza delle predisposizioni all’espressione, appaiono essere le basi naturali dei nomi.” ( Hopkins- Meditazioni sulla vacuità)
Orari : giornaliero dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Biografia :
Ven. Lobsang Jamyang (Olivier Rossi),
dopo aver conseguito la laurea in Marketing Management, ha lavorato in Francia e negli Usa prima di stabilirsi al Monastero di Nalanda per dedicarsi allo studio e alla pratica del Dharma.
Poco tempo dopo aver intrapreso gli studi del Masters Program 1998, Olivier ha assunto l’ordinazione monastica ed è diventato il manager del Monastero Takden Shedrup Thargye Ling all’Istituto Lama Tzong Khapa.
Diplomatosi con lode al Masters Program, su richiesta di Ghesce Ciampa Ghiatso è rimasto all’ILTK nel ruolo di assistente didattico per gli studenti del Basic Program (2005-07), continuando anche a insegnare regolarmente nei corsi di fine settimana nei centri di Dharma italiani.
Molto apprezzato per la sua capacità di insegnare, Olivier conduce le classi di revisione settimanali del Master Program all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia per gli studenti.