Dal 2 aprile il Dharmachakra orna il tetto del Muni Gyana
In un giorno di buon auspicio, il 2 aprile 2022, abbiamo posizionato sul tetto del nostro centro il tradizionale simbolo dei templi buddhisti: il Dharmachakra con i due cervi, gentilmente donati dall’associazione Stupaonlus. Questo evento ci riempie di gioia anche per il significato che racchiuso in questo importante ornamento.
Il Dharma è l’insegnamento del Buddha sulla via dell’illuminazione. Tutti i buddisti concordano sul fatto che il giro iniziale della ruota avvenne quando il Buddha insegnò ai cinque asceti che divennero i suoi primi discepoli al Parco dei Cervi a Sarnath. Gli insegnamenti buddisti sono chiamati “giri” del dharmachakra. In ricordo di questo, il Dharmachakra è talvolta rappresentato con un cervo su ogni lato.
Da un punto di vista storico, si dice che la ruota del Dharma sia stata offerta sotto forma di una ruota a mille raggi a Śākyamuni Buddha da Brahma quando gli chiese di insegnare il sacro dharma. In quel momento, dalla foresta arrivò una coppia di cervi, maschio e femmina, conosciuti anche come l’antilope krishnasara (Tib. krishana sa ra) della compassione. Con lo sguardo fisso, guardarono la ruota con gioia e delizia.
Successivamente, il Buddha mise in relazione il nobile ottuplice sentiero con la ruota. Allo stesso modo, mise in relazione gli esseri maschili e femminili, i cui flussi mentali sono toccati da questo sentiero, con la coppia di cervi maschio e femmina. Da allora, la ruota affiancata da una coppia di cervi è un simbolo speciale per i buddisti.
Simbolismo:
La ruota a otto raggi rappresenta il primo giro della ruota del dharma da parte del Buddha. I cervi, il maschio a destrae la femmina a sinistra, rappresentano i discepoli maschi e femmine che godono e provano piacere nell’ascoltare gli insegnamenti del santo dharma. Stanno ad indicare armonia, felicità e fedeltà, il loro sguardo è rivolto verso il Dharmachakra, a simboleggiare l’aspirazione al Dharma. La coppia di cervi rappresenta anche i mezzi abili e la saggezza, e sulla base dell’unione dei mezzi abili e della saggezza, lo stato di buddha può essere ottenuto.
Per quanto riguarda il Dharmachakra, le sue tre parti principali, mozzo, cerchio e raggi, rappresentano i tre addestramenti superiori di etica, concentrazione e saggezza, il percorso di liberazione dal samsara e rappresenta anche il nobile Ottuplice Sentiero. Il mozzo della ruota rappresenta l’addestramento superiore dell’etica, gli otto raggi rappresentano l’addestramento superiore della saggezza e il cerchio esterno che li unisce insieme rappresenta l’addestramento nel samādhi, o stabilizzazione meditativa.
Infine, l’ottuplice sentiero dei superiori è anche paragonato a una ruota che va in alto, in basso o in orizzontale, in quanto la ruota che va in alto è paragonata all’osservare le verità dei reami superiori; quando va in basso è paragonata all’osservare le verità dei reami inferiori; quando va orizzontalmente è paragonata al trasferire la ruota del Dharma dal proprio continuum a quello degli altri.