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Fisica quantistica e vacuità: un ponte fra la scienza occidentale e la scienza Buddhista
9 Ottobre- 18:00.19:30
L’evento intitolato “Fisica quantistica e vacuità: Un ponte fra la scienza occidentale e la scienza buddhista” si terrà mercoledì 9 ottobre dalle 18.00 alle 19.30 presso il Centro Coworking Magnisi, situato in via Emerico Amari 148, Palermo.
L’incontro vedrà la partecipazione di Ven. Sonam Wangchuk, esperto in scienza buddhista, e del Dott. Gabriele Galli, fisico del CNR, che condivideranno le loro competenze per esplorare le connessioni tra la fisica quantistica e la filosofia buddhista della vacuità.
**L’evento è gratuito ma i posti sono limitati, si consiglia la prenotazione tramite il link seguente
www.eventbrite.it/e/1033589984467?aff=oddtdtcreator
o contattando la segreteria al 3270383805**
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La realtà che percepiamo ha una esistenza oggettiva o è influenzata da chi la osserva?
Nel II secolo D.C il filosofo indiano Nāgārjuna descrive una realtà dove le cose non hanno esistenza in sé ma le cose sono “vuote” nel senso che non hanno realtà autonoma. Le cose esistono in funzione di o dalla prospettiva di qualcosa d’altro. Nel 1927 il giovane Werner Heisenberg presenta una realtà fatta di relazioni, dove la materia diventa meno solida di quanto siamo abituati a pensare e gli oggetti possono essere osservati grazie ad una fitta rete di fenomeni interdipendenti.
“Mentre prima pensavamo che le proprietà di ogni oggetto fossero determinate anche se trascuriamo le interazioni in corso tra questo oggetto e gli altri, la fisica quantistica ci mostra che l’interazione è parte inseparabile dei fenomeni…”
Niels Henrik David Bohr (1885-1962)
L’approccio della meccanica quantistica segna una svolta nell’approccio scientifico alla indagine dei fenomeni. Dalla fisica classica che guarda un mondo fatto di sostanze e in cui i fenomeni possono essere studiati isolatamente dall’osservatore si transita verso un mondo fatto di relazioni.
Una sedia è definita dalla sua funzione, la possibilità degli esseri umani di sedersi. Il colore della sedia nasce dall’incontro delle frequenze della luce riflessa dalla superficie della sedia con i recettori della retina, le frequenze emesse nascono dall’interazione degli atomi della sedia e la luce…. se cerchiamo la sedia in sé indipendentemente dalle sue relazioni con l’esterno non la troviamo.
“Se questo esiste, quello esiste; se questo cessa di esistere anche quello cessa di esistere” (Mahanidana Sutra ), Buddha Shakyamuni (566-485 a.C.)
“Poiché non vi è alcun fenomeno esistente che non sia un sorgere-dipendente, non vi è alcun fenomeno esistente che non sia vuoto”.
Saggezza fondamentale, Nāgārjuna (150-250 d.C)
È la realtà del sorgere dipendente, in altri termini espressa come vacuità. I fenomeni non esistono di per sé, dal loro lato, ma in dipendenza da altro, sono vuoti di una esistenza a sé stante: questa è la visione della realtà.
Sonam Wangchuk racconterà la realtà fenomenica dal punto di vista dei grandi studiosi indiani, mostrandoci un ponte tra la scienza buddhista e la fisica quantistica.
Conduce: Dott. Gabriele Galli fisico del CNR
Gabriele Galli consegue la Laurea in Fisica nell’Aprile 2007.
Dal marzo 2006 a Aprile 2008 è stagista presso IASF – INAF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) di Palermo per la realizzazione ed il collaudo della front-end elettronica di un telescopio Cerenkov denominato GAW (Gamma Air Watch)
Dal aprile 2008 a Dicembre 2011 è il tecnico della società di Spin-off DAIMAR s.r.l., afferente al Dipartimento Terra e Ambiente del CNR e attiva nei seguenti settori di attività: Progettazione e sviluppo di dispositivi elettronici ad alta integrazione nel campo della robotica, della sensoristica, dell’optoelettronica, delle micro e nano tecnologie; realizzazione, certificazione e commercializzazione di strumentazione acustica, ottica ed elettronica per applicazioni marine.
Dal dicembre 2011 a Gennaio 2019 è il tecnico (CTER 06 liv) dell’IAMC – CNR (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero) oggi IAS (Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino). Progetta e sviluppa sistemi di acquisizione dati ambientali e sottomarini, dispositivi di innovazione tecnologica ICT (Information and Communication Technologies).
Dal gennaio 2019 ad oggi è il tecnico (CTER 05 liv) dell’ISMN – CNR (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati) e si occupa di misurazioni di porosimetria e area superficiale, spettroscopia elettronica per analisi chimiche, realizzazione di sistemi di distribuzione e monitoraggio gas.
Sonam Wangchuk è un monaco tibetano di 47 anni. Giunto in India nel 1993, ha portato avanti il suo percorso di studi buddhisti nel monastero di Sera Je (Tehor Khangtsen). I suoi principali insegnanti sono Ghesce Ghedun Ciophel e Ghesce Lobsang Delek. Nel 2010 ha completato gli studi dei cinque testi principali della tradizione Gelug, e si è poi impegnato negli studi madhyamika secondo le tradizioni Sakya, Nyima, Kagyu, Jonang e Bon.
Successivamente si è dedicato alla stesura di un libro in tibetano (in inglese: Meditation of Madhyamaka and Description of Science). Nel 2013, è stato invitato dall’Università di alti studi tibetani di Sarnath a tenervi lezioni per gli studenti, mentre il Dipartimento della religione tibetana gli ha chiesto di scrivere un testo di base sul Buddhismo, rivolto ai giovani della nuova generazione tibetana. Il ven. Sonam Wangchuk lo ha completato nel 2015, e il libro è stato poi stampato dal Governo tibetano in esilio. Dopo averlo presentato a Sua Santità il Dalai Lama, questi lo ha esortato a comporre un altro testo, basato sul Tantra di Guhyasamaja di Lama Tzong Khapa, libro poi pubblicato nel 2021.
Attualmente, si dedica principalmente all’ideare e condurre programmi di introduzione al Buddhismo per i tibetani delle nuove generazioni.
In accordo alla specifica formazione il ven. Sonam Wangchuk, propone lo studio, la riflessione e la meditazione sul significato di vacuità in collegamento e confronto con aspetti della fisica quantistica e della psicologia occidentale.